domenica 24 maggio 2009

Rocco Barocco, il verde e il viola  icolori per battere la crisi -- LASTAMPA.it

GIORGIA GARBEROGLIO

La sua donna è la femminilità, il suo abito è made in Italy, lui è uno stilista napoletano. Non solo, Rocco Barocco, nome importante della moda italiana e internazionale, firma che da sempre è garanzia di qualità e stile, è diventato imprenditore di se stesso.

Siamo in tempi di crisi, i consumi crollano e la paura sta dilagando. Ovviamente anche la moda ne risente?
La crisi non dipende da un cittadino o da uno stilista. E' mondiale, noi ci adeguiamo. Sono napoletano, e per indole sono molto ottimista, nei momenti difficili metto ancora più energia. Anzi, sto aprendo due negozio in Qatar "Rocco Barocco Fashion" e "Rocco Barocco Bambini", sono stato e sto lavorando su Dubai. Insomma, il lavoro di stilista è diventato un lavoro imprenditoriale vero e proprio.

Non era così, all'inizio.
No, era diverso, si facevano pochi capi per pochi eletti. Era un fatto artistico non era business, o un'industria. Oggi seguo la mia azienda.

Si possono unire industria e fantasia?
Il mio lavoro rimane un lavoro molto divertente, creativo.

E' una scommessa continua?
No, non la definirei così. La mia scommessa è stata trentacinque anni fa, quando ho iniziato a fare questo mestiere.

Adesso è più un costante rivedersi e mettersi in discussione. Quando trova lo spazio per la creatività?
Quando vado nelle aziende in cui lavoro, perché lavoro su licenze, do un inizio, un'idea. Poi ci lavoro, assieme alle maestranze.

Dunque uno sei suoi segreti è sicuramente il lavoro di squadra?
Sicuramente visto appunto tutte le mie licenze, ma la creazione è sempre la mia.

Il primo atelier in Piazza di Spagna nel 1972.
In realtà sono tre atelier, mi sono ingrandito negli anni. Il primo nel '72, poi nel '81, infine nel '93.

Sono cambiate dal 1972 le donne che vengono in Piazza di Spagna?
Direi che chi sceglie Rocco Barocco conosce già la mia idea di donna. Ed è una donna femminile, non sexi o volgare, ma piacente, che sta bene e si trova bene nell'abito, perché la mette in evidenza. Amo la bellezza, e non cerco di confonderla, o minimizzarla o mortificarla, la metto in evidenza.

Uno studio inglese dice che quando c'è crisi l'orlo delle lunghe si allunga e nei momenti di serenità si torna alla minigonna.
Non credo che sia una gonna corta a salvare il mercato. Quello che è certo è che abbiamo toccato il fondo e bisogna ricostruire nel rispetto reciproco, questo vale anche per le religioni.

Come affrontare questo momento complicato?
Nella vita sono ottimista. E per quel che mi riguarda investo nel made in Italy, perché questo si aspetta chi compra un mio abito. Non è il mio prodotto lussuoso che intaccherà l'economia e soprattutto non ha senso inserirsi in un mercato di prodotti a basso costo. Il mio abito resta completamente, assolutamente, un made in Italy.

C'è un colore da indossare per sconfiggere la crisi?
E' da un po' che gli stilisti non dettano legge sui colori. Quello che posso suggerire alle donne è non cadere nella trappola dell'abitino nero per la serata. So che il pensiero comune è "mi vesto di nero così va bene per ogni situazione", ma si sbaglia. Voglio suggerire invece il colore, un bel viola, un verde smeraldo, un ciclamino. Lasciate stare pigrizia o incertezza. E il dubbio non deve esser l'abbinamento con gli accessori. Basta avere in casa una scarpa oro, o argento o bronzo - colori per altro che stanno andando molto di moda e che quindi tante donne hanno già comprato - e si adattano a tutti gli abiti. Spazio ai colori.

LASTAMPA.it

domenica 17 maggio 2009

Paulo Coelho e Mango  insieme per solidarietà -- LASTAMPA.it

Lo scrittore brasiliano offre le sue frasi più famose per una mini collezione di magliette in favore dell'Istituto di non profit che porta il suo nome Il marchio spagnolo di fashion design presenta MANGO & Paulo Coelho, una "capsule collection" composta da sei t-shirt femminili illustrate con altrettante frasi celebri del grande scrittore brasiliano. Il prezzo di ogni t-shirt è di 15€ e una parte del ricavato verrà destinato all’ Instituto Paulo Coelho, un’organizzazione no-profit che dedica le sue risorse ai bambini ed agli anziani brasiliani, cioè i membri più svantaggiati della società. I modelli di magliette disponibili saranno sei e porteranno stampati, secondo quanto riferisce l'autore brasiliano «veri e propri aforismi basati sui valori umani».

Lo stesso Paulo Coelho ha portato avanti la selezione scegliendo le parole più significative tra quelle dei suoi libri fino ad arrivare alle sei frasi definitive che corrisponderanno ad altrettanti modelli di t-shirt.

Ecco le sei frasi selezionate:
1. Non abbandonare mai i tuoi sogni, segui i tuoi simboli.
2. L’amore ci dà la forza di svolgere compiti impossibili.
3. Il segreto della saggezza è non aver paura di commettere errori.
4. Tutti siamo padroni del nostro destino.
5. La grande benedizione della vita è avere sogni da realizzare.
6. La sfida non attende. La vita non si volta indietro.
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La collezione da crociera di Chanel sbarca al Lido di Venezia

Chanel S.Image via Wikipedia
La collezione da crociera di Chanel, Croisiere, dedicata alla primizie estive per chi ha in programma viaggi caldi, è sbarcata al Lido di Venezia

Karl Lagerfeld da qualche anno porta in giro per il mondo questa sua chicca, presentandola in anteprima e trasformandola in una occasione mondana e promozionale: questa è la prima volta italiana di Croisiere e la scelta è caduta su Venezia, città amata da Mademoiselle Coco che la conobbe nel 1920. Per ricordare questo legame profondo, sono state fatte le cose in grande. Cinquecento persone coinvolte a vario titolo nell’evento, 150 ospiti arrivati da tutto il mondo, un intero albergo a disposizione sul Canal Grande, 350 invitati alla sfilata.

Sulla spiaggia le classiche capanne hanno ritrovato l’allure di un tempo, tra tende e arredi accogliendo gli ospiti mentre sulla passerella di 150 metri ha sfilato una collezione che mescola tante ispirazioni perchè «Venezia - spiega Karl - è tutto e il contrario di tutto». Ecco allora le righe, tipiche di Venezia ma anche del marchio Chanel. E il rosso veneziano, con il Leone di San Marco. E poi l’elegante decadenza viscontiana di Morte a Venezia, ma anche il ’700 e il Carnevale, quindi tricorni e cappe nere.

Trucco bistrato e pettinature anni ’20, ma senza dimenticare una giocosità che ormai è una sigla della maison: quindi - perchè no - i ciondolini con le gondole che tintinnano. E poi molto pizzo, abiti rossi con maniche a gondola, plissè ed effetti damascati alla Fortuny.



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Bombay Bicycle Club

Bombay Bicycle Club : I Bombay Bicycle Club sono una band indie rock londinese formatasi nel 2005. La band si è formata nel quartiere di Cro...