Sichen non ha organizzato un banchetto con decine di portate e Cecilia non arriverà in limousine extralusso bianco latte. Il loro sarà un matrimonio low cost, una cerimonia a costo zero. Una storia che potrebbe essere quella di tante giovani coppie italiane, costrette a tirare la cinghia con lavori magari precari e indecise tra bomboniere a tre zeri e un matrimonio più easy.
Questo però non significa rinunciare alla festa
Cecilia e Sichen infatti pronunceranno il loro "sì" a Senigallia, in provincia di Ancona, ma non lo faranno soli: con loro, il 14 giugno alle 19, ci saranno altre 99 coppie di sposi, più o meno "maturi", accompagnati da quattrocento testimoni e centinaia di invitati. È il primo matrimonio collettivo che si celebra in Italia di queste dimensioni, ma questa volta non si tratta di sette religiose o atti dimostrativi: è una grande festa organizzata dai due dj del programma Caterpillar di Radio2, Massimo Cirri e Filippo Solibello (che hanno avuto la delega del sindaco per celebrare il rito civile), nel contesto del Caterraduno di Senigallia (9-15 giugno). Un modo per «alzare il livello della felicità interna lorda», come dicono i due dj.
Per la nostra coppia di sposi, la più giovane tra tutte le cento che diranno sì, c'è di più e il lato economico della vicenda la fa da padrone nella loro decisione di sposarsi. «Il primo pensiero è stato fare un matrimonio di nascosto – riflette Cecilia, 28 anni ad agosto, web designer e illustratrice di Cremona con in mano un "sudatissimo" contratto a tempo determinato – Non amavo l'idea di chiedere un prestito per pagare abiti e ristorante. Ci sembrava decisamente assurdo crearsi dei problemi economici per aver fatto un contratto con lo Stato che dovrebbe agevolarci».
Per un "sì" tradizionale occorrono almeno 2.500 euro
Oggi una coppia che decide di sposarsi deve pensare di mettere pesantemente mano al portafogli. I conti sono presto fatti: per l'abito da sposa tradizionale, con tanto di velo e merletti, servono almeno 2.500 euro. Il rinfresco da offrire agli invitati dipende molto dal luogo e dal menu, ma si può calcolare una media di cento euro a coperto. Poi il noleggio dell'auto (e qui si accende il dilemma: moderna o auto d'epoca?) si va in media attorno ai mille euro. Poi i confetti e le bomboniere, altri 1.500 euro in media, prezzo che varia a seconda dei gusti e delle tasche. Arrivati a questo punto vuoi non avere
un ricordo con delle foto scattate da un professionista invece di quelle fatte dallo zio con la fotocamera da turista? E il video? Altri duemila euro. Per un matrimonio del genere Cecilia e Sichen, che saranno accompagnati da una cinquantina di invitati tra parenti e soprattutto amici, avrebbero dovuto spendere qualcosa come 12mila euro, senza contare inviti su carta da "occasione", ringraziamenti, fiori per gli addobbi, abbigliamento di lui, scarpe e acconciatura di lei.
Il "contratto con lo Stato"
L'esigenza di sposarsi, o di fare un contratto con lo Stato come lo chiamano pragmaticamente Cecilia e Sichen, nasce anche dai problemi che una coppia di fatto deve affrontare in Italia. Problemi che, ancora una volta sono di natura economica. «Non ho mai amato l'idea del matrimonio perchè ho sempre pensato che si può creare una famiglia anche senza una firma su un contratto. Quello che mi ha fatto cambiare idea è il fatto che sicuramente in un futuro vicino o lontano Sichen potrebbe essere trasferito per lavoro all'estero. Una semplice fidanzata non conta nulla, una moglie riconosciuta invece ha diritto a seguire il marito con tutto quello che ne consegue, come ad esempio l'appartamento e i voli aerei». Spese che a lungo andare possono certamente diventare troppo pesanti da sostenere. Quella del matrimonio collettivo, che a conti fatti
diventa un matrimonio low cost, non è una scelta fatta per motivi politici, ci tengono a precisare Cecilia e Sichen, e neanche per un qualche gusto new hippy radical chic o per andare contro le tradizioni, ma è solamente una "semplice" esigenza economica.
L'idea nasce per caso, ascoltando la radio: Cecilia seguendo il suo programma preferito viene a sapere del matrimonio collettivo, dei cento sì, del raduno e si trova d'accordo con Sichen: andranno anche loro a Senigallia. Un'occasione quasi predestinata perchè Sichen, 29 anni di origini cinesi ma cresciuto in Italia, è marchigiano anche se ormai vive a Milano. Quindi la spesa per il loro matrimonio inizia e finisce nel viaggio Milano-Senigallia, perchè durante il Caterraduno si va a casa della suocera.
È così che Cecilia andrà pronuncerà il suo sì con un abito rosso (che è anche il colore usato dalle spose cinesi) e avrà la sua esclusiva festa di matrimonio targata Caterpillar, tra allegria e tante risate. Certo, alcuni parenti più tradizionalisti hanno storto un po' il naso, loro volevano un annuncio formale e non un invito via radio. Ma oggi, con questi prezzi e con un lavoro ormai perennemente precario, è possibile pensare di trasformare quello che le nostre nonne chiamavano il giorno più bello per una ragazza nel giorno più bello per la banca a cui si chiede il prestito?
LINK:
link diretto al matrimonio http://www.radio.rai.it/radio2/caterueb2006/matrimoni.cfm?Q_TIP_ID=1216
link al sito Caterpillar
http://www.caterueb.rai.it/
link alle foto
http://www.radio.rai.it/radio2/caterueb2006/foto.cfm?Foto=VOI