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L'indagine di Camera di commercio e Fondazione Iulm. «L'Europa non riconosce l’offerta di arte e scienza»
MILANO - Ci sono gli inglesi, i francesi e i tedeschi. E per loro Milano è «veloce, attiva, originale» e a suo modo pure «bella», un’affascinante città in chiaroscuro, ricca di storia e contagiata da eventi, ma anche «insicura, sporca e poco illuminata». Così scrivono i giornali degli altri, gli inviati e i corrispondenti della stampa europea (i francesi sono i più «severi» del gruppo). La Fondazione Iulm s’è letta un anno di articoli e con la Camera di commercio ha disegnato l’immagine di Milano all’estero, la sua «identità competitiva». Punti di forza, i classici: moda, economia, Scala, Salone del Mobile. Punti deboli, gli stessi: sfilate, Borsa, Piermarini e design.
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