martedì 27 ottobre 2009

Bersani e l'alternativa di governo

Bersani e Francescato alla Festa Nazionale SLImage by Sinistra e Libertà via Flickr

Bersani: "noi faremo la parte del Partito dell'Alternativa di Governo".
L'ho gia sentita questa.
Significa: "continueremo a tenere gli occhi chiusi sulla grande "anomalia democratica Italiana".
Io non credo, a questo punto, che dopo 15 anni (dove ha governato solo 4 anni), la cosiddetta
opposizione, non abbia capito che senza togliere dalle mani di Silvio il monopolio
dell'informazione televisiva e attivare una seria politica antitrust, le sorti dello Stato sono
segnate, e la deriva autoritaria è inevitabile.
Io ormai sono convinto della "collusione", del Partito (PD) che si erge ad unica alternativa allo
straripante (grazie a loro) potere di Berlusconi.
Ho già sentito anche la faccenda della demonizzazione di Silvio: tutto il mondo si è accorto
della nostra emergenza democratica, ogni giorno centinaia di testate giornalistiche versano
fiumi di inchiostro sulla nostra raccapricciante situazione, ma la nostra opposizione non batte
un ciglio.
Posso citare migliaia di episodi dove questa mia affermazione viene ampiamente confermata, come
ad esempio la faccenda del voto sullo scudo fiscale (un vero e proprio regalo alla criminalità
organizzata, ed ai "colletti bianchi" che muovono i fili del PD), oppure le 258 pagine di
programma
sottoscritto da milioni di elettori alle scorse primarie del quale non è stato attuato
un solo rigo (la sinistra "radicale" è stata fatta fuori da Veltroni e soci, perchè chiedeva a
gran voce l'applicazione di quel programma).
"Il nuovo PD guarda la centro".
E' questo il vero problema.
Qui nessuno è comunista. Io sono un liberale.
Ed è proprio per questo che sappiamo che nessuna posizione di monopolio o dominante sul mercato,
soprattutto in tema di informazione e specialmente quando tutto questo potere viene riversato
direttamente in politica, siamo di fronte ad un vero e proprio colpo di stato che l'opposizione
finge di non vedere.
Con Berlusconi, non è stato mai tempo per fare "opposizione soft".
Nei pochi anni in cui non è stato al potere ci ha insegnato che tutte le armi sono lecite.
Sbraita, è ossessivo, lancia un unico messaggio: dimissioni ed elezioni.
E' arrivato anche a pensare di piazzare "donnine" (che lui chiama cash), nei letti di senatori che reggevano la "risicata" maggioranza di Prodi.
Sinceramente, sono stanco di questa Repubblica delle Banane, e questa opposizione non è altro che l'altra faccia della stessa medaglia di Silvio Berlusconi.
Il PD ha i suoi comitati d'affari, le stesse beghe, ed è disegnato simmetricamente al PDL.
Il PD ha una sola funzione: togliere dai pasticci Silvio Berlusconi nei momenti difficili per qualche mese, finche la gente dimentica (con lavaggi quotidiani del cervello con Mediaset e Rai), per poi riacclamarlo come salvatore alle elezioni successive.
Ho visto questo schema gia troppe volte. Non capire è da veri idioti.
Napoliaffari

lunedì 26 ottobre 2009

Marrazzo: «Basta, adesso voglio sparire»

Corriere della Sera: "ROMA - «Ho sbagliato e pagherò. Ora voglio solo sparire, sparire a lun­go». I suoi amici sussultano a questa frase. Davanti hanno un Piero Marraz­zo irriconoscibile: barba lunga, le oc­chiaie profonde di chi non ha dormi­to neanche un minuto, un maglione blu stropicciato al posto della solita giacca. Prostrato, debilitato, «un ma­lato ». Sono, queste, le ultime parole pro­nunciate da Piero Marrazzo prima di allontanarsi definitivamente dall’atti­vità politica e istituzionale. Pochi mi­nuti prima aveva pronunciato le paro­le più difficili del suo mandato di go­vernatore: «Ho deciso di autosospen­dermi immediatamente e ho conferi­to al vicepresidente Montino la dele­ga ad assumere la responsabilità di governo e di rappresentanza, rinun­ciando a ogni indennità e beneficio connessi alla carica. Ho detto la verità ai magistrati prima che la vicenda fos­se di dominio pubblico. Si tratta di una vicenda personale in cui sono en­trate in gioco mie debolezze inerenti alla mia sfera privata». Parole attese, ma che hanno riaper­to immediatamente la corsa alla suc­cessione."

Bombay Bicycle Club

Bombay Bicycle Club : I Bombay Bicycle Club sono una band indie rock londinese formatasi nel 2005. La band si è formata nel quartiere di Cro...